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ALBANIA 1989  "Once upon a time there was Albania"   © Paolo Siccardi, © Paolo Siccardi - All rights reserved - Tutti i diritti sono riservati. siccardi.walkaboutph@gmail.com © Copyright 2020 - tutti i diritti sono riservati - all rights reserved. art. 70
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ALBANIA 1989
"Once upon a time there was Albania"
© Paolo Siccardi

© Paolo Siccardi - All rights reserved - Tutti i diritti sono riservati.
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IL PAESE DOVE VOLANO LE AQUILE
L’Albania, soprannominata la terra delle aquile in lingua albanese “Shqipërisë”, è il paese più est dell’est. L’ultimo baluardo stalinista ancora in piedi dopo la caduta del muro di Berlino nel ‘89 e la disgregazione dei regimi comunisti dell’est. Da li a poco anche l’Albania di Enver Hoxha si sgretolerà con tutto il suo apparato burocratico per le rivolte popolari e le proteste dei giovani universitari. Dalla fine della seconda guerra mondiale, a parte un breve periodo allineata con l’Unione Sovietica di Stalin fino agli anni ‘50, è sempre stato un paese con le frontiere chiuse al mondo esterno. Autosufficiente nelle propria economia, non aveva nessun rapporto di scambio commerciale con altri paesi a parte la Cina.
Il paese dai 170.000 bunker di cemento armato costruiti lungo la costa, sulle montagne, nei villaggi, nelle città più grandi e lungo le strade, dovevano servire a proteggere il paese dall’invasione del consumismo del mondo occidentale. Case tutte uguali di edilizia popolare costruite dal regime, chiese e moschee trasformate in magazzini o palestre, qualsiasi culto religioso severamente vietato professare, come anche ai nasciture avere un nome che ricordasse un santo religioso. Vigeva un sistema di sicurezza statale costruito sul terrore messo in piedi dalla polizia segreta, la famosa Sigurimi.
Chi trasgrediva finiva in galera, o deportato nei gulag lontano dalla propria città natale fino alla rieducazione. Un paese al centro dell’Europa che ha vissuto confinato fino a quando le maglie dello stato si sono sgretolate e le stesse parabole televisive che trasmettevano le parate militari di regime captavano il segnale italiano oltre l’Adriatico. Un’altro mondo si apriva a gli occhi della popolazione albanese. L’evolversi degli avvenimenti alla fine degli anni ‘90 è storia scritta, fino a quell’otto di agosto del 1991 quando il mercantile battezzato Vlora (Valona) attraccò alla banchina del porto di Bari con ventimila persone in fuga da quel regime chiedenti asilo.

Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. 
Una giovane ragazza gitana con suo figlio di pochi giorni
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Una giovane ragazza gitana con suo figlio di pochi giorni
Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. 
Un cartellone a Tirana inneggiante a Enver Hoxha  e al Partito Comunista
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Un cartellone a Tirana inneggiante a Enver Hoxha e al Partito Comunista
Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. Edilizia popolare 
alla periferia di Tirana con cartelloni inneggianti al Partito Comunista albanese
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. Edilizia popolare
alla periferia di Tirana con cartelloni inneggianti al Partito Comunista albanese
Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. 
Case dell'edilizia popolare alla periferia di Tirana con una grossa stella rossa che campeggia all'ingresso
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Case dell'edilizia popolare alla periferia di Tirana con una grossa stella rossa che campeggia all'ingresso
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Edilizia popolare socialista nel centro di Tirana
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Edilizia popolare socialista nel centro di Tirana
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Piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge  la maestosa statua di  Enver Hoxha
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge la maestosa statua di Enver Hoxha
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Piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge  la maestosa statua di  Enver Hoxh
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Piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge la maestosa statua di Enver Hoxh
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Gli scaffali di un negozio di alimentari sempre con gli stessi prodotti esposti
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Gli scaffali di un negozio di alimentari sempre con gli stessi prodotti esposti
Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. In coda alla bottega per i nuovi arrivi
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. In coda alla bottega per i nuovi arrivi
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Gli scaffali in un negozio di alimentari sempre con gli stessi prodotti esposti
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Gli scaffali in un negozio di alimentari sempre con gli stessi prodotti esposti
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Sulla strada per Argirocastro, paese natale di  Enver Hoxha, un cartello rende gloria al marxismo-leninismo
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Sulla strada per Argirocastro, paese natale di Enver Hoxha, un cartello rende gloria al marxismo-leninismo
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La  gigantesca statua  di Enver Hoxha all’interno della Piramide a Tirana costruita nel 1987, due anni dopo la morte del dittatore.
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
La gigantesca statua di Enver Hoxha all’interno della Piramide a Tirana costruita nel 1987, due anni dopo la morte del dittatore.
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La Piramide a Tirana è stata costruita nel 1987, due anni dopo la morte del dittatore Enver Hoxha, per diventare il suo mausoleo.
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La Piramide a Tirana è stata costruita nel 1987, due anni dopo la morte del dittatore Enver Hoxha, per diventare il suo mausoleo.
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Una moschea distrutta e abbandonata chiusa tra i palazzoni periferici di Tirana
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Una moschea distrutta e abbandonata chiusa tra i palazzoni periferici di Tirana
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Il busto di Stalin in un giardino pubblico
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Il busto di Stalin in un giardino pubblico
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Giovani soldatesse albanesi in  piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge  la maestosa statua di  Enver Hoxha
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Giovani soldatesse albanesi in piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge la maestosa statua di Enver Hoxha
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. 
Contadine dei villaggi fuori città raggiungono la capitale ogni mattina per vendere i loro prodotti.
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Contadine dei villaggi fuori città raggiungono la capitale ogni mattina per vendere i loro prodotti.
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Fermata dell'autobus a Girocastro
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Fermata dell'autobus a Girocastro
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Scutari, un cartello inneggiante al Ramiz Ali presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991.
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Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991.
Scutari, un cartello inneggiante al Ramiz Ali presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991.
Albania 1989, il paese delle aquile, chiusa al mondo occidentale per quarantacinque anni fino alla caduta ufficiale del regime comunista nel febbraio del 1991. 
Albania 1989, Festa popolare del partito comunista a Saranda in onore a Ramiz Alia presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991.
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Albania 1989, Festa popolare del partito comunista a Saranda in onore a Ramiz Alia presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991.
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Edilizia popolare alla periferia di Tirana con cartelloni inneggianti al Partito Comunista albanese
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Edilizia popolare alla periferia di Tirana con cartelloni inneggianti al Partito Comunista albanese
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Una famiglia nel giorno di festa del primo maggio
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Una famiglia nel giorno di festa del primo maggio
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Edilizia popolare alla periferia di Tirana con cartelloni inneggianti al Partito Comunista albanese
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Edilizia popolare alla periferia di Tirana con cartelloni inneggianti al Partito Comunista albanese
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Un negozio di barbiere a Tirana
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Un negozio di barbiere a Tirana
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Una giovane ragazza gitana con suo figlio di pochi giorni
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Una giovane ragazza gitana con suo figlio di pochi giorni
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Piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge  la maestosa statua di  Enver Hoxha
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Piazza Skanderberg a Tirana, sullo sfondo si erge la maestosa statua di Enver Hoxha
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Una gigantografia di Ramiz Alia presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991 viene trasportata per essere installata al centro della piazza Skanderberg a Tirana
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Una gigantografia di Ramiz Alia presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991 viene trasportata per essere installata al centro della piazza Skanderberg a Tirana
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La tomba di Enver Hoxha con il picchetto dei soldati a lato nel cuore del Cimitero monumentale dei partigiani, ma nel maggio del 1992 Berisha la fece spostare e mettere in un cimitero anonimo periferico.
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La tomba di Enver Hoxha con il picchetto dei soldati a lato nel cuore del Cimitero monumentale dei partigiani, ma nel maggio del 1992 Berisha la fece spostare e mettere in un cimitero anonimo periferico.
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La tomba di Enver Hoxha con il picchetto dei soldati a lato nel cuore del Cimitero monumentale dei partigiani, ma nel maggio del 1992 Berisha la fece spostare e mettere in un cimitero anonimo periferico.
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La tomba di Enver Hoxha con il picchetto dei soldati a lato nel cuore del Cimitero monumentale dei partigiani, ma nel maggio del 1992 Berisha la fece spostare e mettere in un cimitero anonimo periferico.
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Festa popolare del partito comunista a Saranda in onore a Ramiz Ali presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991.
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Festa popolare del partito comunista a Saranda in onore a Ramiz Ali presidente della Repubblica Popolare Socialista d’Albania dal 1982 al 1991.
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La maestosa statua di  Enver Hoxha eretta al centro di piazza Skanderberg di Tirana è stata abbattuta dagli studente in rivolta definitivamente  il 20 febbraio del 1991.
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La maestosa statua di Enver Hoxha eretta al centro di piazza Skanderberg di Tirana è stata abbattuta dagli studente in rivolta definitivamente il 20 febbraio del 1991.
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Festa di fidanzamento di due giovani albanesi con balli e costumi tipici all’interno di una famiglia di Girocastro
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Festa di fidanzamento di due giovani albanesi con balli e costumi tipici all’interno di una famiglia di Girocastro
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Militari albanesi allo stadio comunale di Tirana per assistere ad un partita di calcio locale
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Militari albanesi allo stadio comunale di Tirana per assistere ad un partita di calcio locale
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Edilizia popolare alla periferia di Tirana
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Edilizia popolare alla periferia di Tirana
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