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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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Una famiglia di migranti afgani con tre bambini piccoli dopo aver attraversato di notte i boschi nella zona carsica di San Dorligo
della Valle per arrivare nella città di Dolina, vengono fermati da una pattuglia della Polizia per essere identificati.
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Una famiglia di migranti afgani con tre bambini piccoli dopo aver attraversato di notte i boschi nella zona carsica di San Dorligo della Valle per arrivare nella città
di Dolina, vengono fermati da una pattuglia dell’Esercito di “Strade Sicure” per essere identificati.
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Una famiglia di migranti afgani con tre bambini piccoli dopo aver attraversato di notte i boschi nella zona carsica di San Dorligo della Valle per arrivare nella città
di Dolina, vengono fermati da una pattuglia dell’Esercito di “Strade Sicure” per essere identificati.
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Una famiglia di migranti afgani con tre bambini piccoli dopo aver attraversato di notte i boschi nella zona carsica di San Dorligo
della Valle per arrivare nella città di Dolina, vengono fermati da una pattuglia della Polizia per essere identificati.
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Una famiglia di migranti afgani con tre bambini piccoli dopo aver attraversato di notte i boschi nella zona carsica di San Dorligo della Valle per arrivare nella città
di Dolina, vengono fermati da una pattuglia dell’Esercito di “Strade Sicure” per essere identificati.
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Una famiglia di migranti afgani con tre bambini piccoli dopo aver attraversato di notte i boschi nella zona carsica di San Dorligo
della Valle per arrivare nella città di Dolina, vengono fermati da una pattuglia della Polizia per essere identificati..
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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Migranti entrati illegalmente sul territorio italiano attraversando la rotta balcanica. Distribuzione di alimenti da parte dei volontari
dell’Associazione Linea d’Ombra nei giardini antistante alla stazione di Trieste.
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Migranti entrati illegalmente sul territorio italiano attraversando la rotta balcanica. Distribuzione di alimenti da parte dei volontari
dell’Associazione Linea d’Ombra nei giardini antistante alla stazione di Trieste.
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Migranti entrati illegalmente sul territorio italiano attraversando la rotta balcanica. Distribuzione di alimenti da parte dei volontari
dell’Associazione Linea d’Ombra nei giardini antistante alla stazione di Trieste.
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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Il sentiero in mezzo al bosco che dalla frontiera slovena passa attraverso la zona carsica di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina.
Il cartello indica a 300 metri la frontiera virtuale non controllata.
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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Vestiti, scarpe e oggetti abbandonati dopo il passaggio dei migranti sul sentiero che dalla frontiera slovena passa attraverso i boschi nella zona carsica
di San Dorligo della Valle per arrivare nella città di Dolina
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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I silos di Trieste, edifici fatiscenti adiacenti alla stazione ferroviaria dove i migranti si rifugiano per passare la notte prima di ripartire.
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Lorena Fornasir fondatrice con il marito Gian Andrea Franchi dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza della stazione medicano
le ferite dei migranti che hanno subito durante il lungo cammino sulla rotta balcanica
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Lorena Fornasir fondatrice con il marito Gian Andrea Franchi dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza della stazione medicano
le ferite dei migranti che hanno subito durante il lungo cammino sulla rotta balcanica
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Lorena Fornasir fondatrice con il marito Gian Andrea Franchi dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza della stazione medicano
le ferite dei migranti che hanno subito durante il lungo cammino sulla rotta balcanica
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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Lorena Fornasir fondatrice con il marito Gian Andrea Franchi dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza della stazione medicano
le ferite dei migranti che hanno subito durante il lungo cammino sulla rotta balcanica
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I volontari dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza antistante alla stazione ferroviaria medicano le ferite dei migranti
che hanno subito durante il lungo cammino per attraversare la rotta balcanica
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Trieste, migranti entrati illegalmente sul territorio italiano attraversando al rotta balcanica. Distribuzione di vestiario e scarpe ai migranti da parte dei volontari
dell’Associazione Linea d’Ombra
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Trieste, migranti entrati illegalmente sul territorio italiano attraversando al rotta balcanica. Distribuzione di vestiario e scarpe ai migranti da parte dei volontari
dell’Associazione Linea d’Ombra
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Trieste, migranti entrati illegalmente sul territorio italiano attraversando al rotta balcanica. Distribuzione di vestiario e scarpe ai migranti da parte dei volontari
dell’Associazione Linea d’Ombra
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Lorena Fornasir fondatrice con il marito Gian Andrea Franchi dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza della stazione medicano
le ferite dei migranti che hanno subito durante il lungo cammino sulla rotta balcanica
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Lorena Fornasir fondatrice con il marito Gian Andrea Franchi dell’Associazione di Trieste Linea d’Ombra tutti i giorni nella piazza della stazione medicano
le ferite dei migranti che hanno subito durante il lungo cammino sulla rotta balcanica
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Trieste, migranti entrati in Italia attraversando al rotta balcanica.
Una giovane famiglia afgana con due figli nati durante il lungo viaggio di 5 anni dalla partenza da Kunduz in Afghanistan
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Trieste, migranti entrati in Italia attraversando al rotta balcanica.
Una giovane famiglia afgana con due figli nati durante il lungo viaggio di 5 anni dalla partenza da Kunduz in Afghanistan
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Trieste, migranti entrati in Italia attraversando al rotta balcanica.
Una giovane famiglia afgana con due figli nati durante il lungo viaggio di 5 anni dalla partenza da Kunduz in Afghanistan
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Trieste, migranti entrati in Italia attraversando al rotta balcanica.
Una giovane famiglia afgana con due figli nati durante il lungo viaggio di 5 anni dalla partenza da Kunduz in Afghanistan
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Trieste, Lorena Fornasir con il marito Gian Andrea Franchi fondatori dell'Associazione Linea d'Ombra
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Trieste, Lorena Fornasir con il marito Gian Andrea Franchi fondatori dell'Associazione Linea d'Ombra